Partirà il 3 ottobre in Lombardia il corso per Operatore Gentlecare (scarica la Brochure del Corso) che si svolgerà nella sede Opera Don Guanella a Castano Primo. Le iscrizioni sono aperte.
Le giornate di formazione saranno cinque da sette ore ciascuna e con obbligo di frequenza, al termine del corso sarà rilasciato l’attestato di Operatore Gentlecare (scarica la Scheda di Iscrizione).
Variegato il programma sia per gli argomenti che verranno trattati, sia per i professionisti coinvolti che usano il metodo da molto tempo. I corsisti potranno apprendere aspetti teorici e pratici, che consentiranno il rientro nei propri servizi con una cassetta di strumenti piena di conoscenze.
Il Metodo Gentlecare, ideato e promosso dalla terapista occupazionale canadese Moyra Jones, si basa sull’assunto che gli anziani fragili, i grandi anziani e le persone affette da demenza modificano il loro modo e le loro capacità di interazione con l’ambiente circostante.
Si tratta di un modello sistemico che si sviluppa dalla comprensione del tipo di disabilità, per poi cogliere e valorizzare le capacità residue della persona, la sua storia e i suoi desideri, così da accrescerne il benessere e sostenerlo. Spazio fisico, Persone e Programmi costituiscono i tre elementi della protesi da costruire attorno alla persona, che sottendono all’organizzazione dei servizi.
L’applicazione del Metodo Gentlecare permette di raggiungere i seguenti obiettivi:
- Rallentare il progressivo deterioramento delle capacità funzionali, cognitive, motorie;
- Garantire interventi sanitari, assistenziali, sociali specifici in modo tempestivo e integrato;
- Controllare e contenere i disturbi comportamentali riducendo l’utilizzo dei mezzi di contenzione fisica e farmacologica;
- Razionalizzare il trattamento farmacologico e ridurre lo stress dei caregiver.
Alla fine del corso, i partecipanti che frequenteranno almeno il 90% delle attività formative e che supereranno l’esame finale, avranno diritto all’attestato di Operatore Gentlecare.
La nostra esperienza ha confermato come un agire sinergico sulle variabili protesiche consenta di ottenere un miglioramento complessivo, che si evidenzia nelle abilità conservate e, più in generale, nella globalità della qualità di vita delle persone, per le quali, in pochi mesi, si è verificata una diminuzione di alcuni dei comportamenti problematici che presentavano all’ingresso in struttura, quali l’aggressività verbale e fisica, lo stress derivante dalla alterata conoscenza dell’ambiente e il wandering, con la riduzione, in alcuni casi, della terapia farmacologica.