Elena Bortolomiol, Referente Europea Modello Gentlecare
La casa di riposo rappresenta per l’anziano una svolta radicale spesso traumatica nella fase più difficile della sua esistenza, una fase senza ruolo e senza futuro, nella quale il proprio patrimonio umano sembra irrimediabilmente perduto. Per quanto assistenza e cure siano efficienti e funzionali, è necessario dare calore e peso all’esperienza personale aiutando a elaborare il ricordo e trasformarlo in racconto di sé, a vivere la malattia come se ogni giorno fosse un buon giorno.
Il modello Gentlecare®, sposato dalla APSP Valentino, valorizza la persona al centro di ogni servizio di cura in modo originale e unico mettendo tutto il gruppo di cura, dal direttore al manutentore, in una prospettiva di valorizzazione della persona ammalata e della sua famiglia. Viene infatti considerata nel lavoro di cura ogni vita umana che tesse una relazione terapeutica all’interno di un contesto, che deve avere come obiettivo sia quello di compensare i deficit cognitivi e funzionali, che quello di offrire una risposta immediata ad un bisogno, soddisfatto dalle persone che agiscono, dalle attività costruite e dall’importante costruzione dell’ambiente protesico.
I cambiamenti necessari non vengono immediatamente rappresentati ma vengono costruiti nel tempo con tutta l’equipe di cura, che anche questa struttura sta formando secondo le modalità legate al Gentlecare®. L’applicazione di Gentlecare® permette di raggiungere i seguenti obiettivi: Rallentare il progressivo deterioramento delle capacità funzionali, cognitive, motorie; Garantire interventi sanitari, assistenziali, sociali specifici in modo tempestivo e integrato; Controllare e contenere i disturbi comportamentali riducendo l’utilizzo dei mezzi di contenzione fisica e farmacologica; Razionalizzare il trattamento farmacologico; Ridurre lo stress dei caregiver.
Gli elementi che per definizione devono interagire fra loro in relazione dinamica, con cui “costruire” la protesi, sono lo spazio fisico residenziale e ospedaliero, le persone significative, riconoscibili e preparate e i programmi che si sviluppano nell’arco delle 24 ore. Un esempio di spazio fisico creato dall’Equipe Gentlecare® di Levico ha permesso alle famiglie di vivere quell’ambiente come se fossero nella loro casa, con i loro ricordi, non all’interno del classico ambiente della casa di riposo. La risposta è stata data dal personale che si è sentito coinvolto e parte di questo processo di cambiamento, dove al centro c’è la persona con la sua salute e la sua vita quotidiana.
Ogni figura professionale è in questo momento parte integrante del cambiamento, per applicare al meglio la filosofia nella pratica quotidiana e creando un ambiente sereno ed il più adatto possibile ai suoi bisogni. La qualità ha un suo senso proprio perché nasce ed esiste grazie ad un continuo sforzo di miglioramento, che parte dagli operatori ed arriva fino alla direzione. L’anziano è il vero protagonista dell’assistenza e tutti si adoperano perché la qualità dell’assistenza si traduca in qualità di vita.